Sono tanti gli operatori che nel giorno fissato per un matrimonio devono mettersi all’opera, tutti quanti hanno un preciso incarico in comune, un compito che va al di sopra di tutto: trasformare una giornata apparentemente uguale a tutte le altre in assolutamente speciale per gli sposi.
Grossa responsabilità! Tutto il meccanismo deve essere perfetto,tutti devono esprimersi al massimo delle proprie capacità, per far sì che l’evento si realizzi con il miglior successo.Sono consapevole che tutto l’aspetto dell’intrattenimento musicale deve essere curato nei minimi particolari, perché rappresenta una importantissima parte della festa e spesso ne determina la piena riuscita. Questo non solo durante i festeggiamenti, ma anche nella solennità dei momenti che saranno trascorsi in Chiesa.
Già, perché questa volta gli sposi ci hanno chiamato a svolgere anche questo compito: arricchire il rito importante della liturgia con momenti musicali appropriati.
E’ per questo che io e Gianfranco (pianista) ci stiamo già muovendo. Abbiamo l’indirizzo della chiesa e stiamo giungendo sul posto.
Il portone principale è ancora chiuso, ma il viavai degli addetti agli addobbi floreali ci fa capire quale è la porta da utilizzare per entrare.L’interno è già quasi interamente addobbato - attenzione,non camminate sulla passatoia, l’abbiamo appena pulita!-, quindi noi cerchiamo la posizione più opportuna per sistemare gli strumenti musicali. Bisogna trovare un punto in cui si possa osservare un po’ di tutto: dall’entrata per cogliere l’ingresso degli sposi, all’altare per intravedere ciò che farà il celebrante e inserire i nostri interventi nei momenti opportuni.
Inoltre, bisogna far attenzione a non porsi in una posizione che possa creare problemi allo svolgimento della cerimonia e ai movimenti dei fotografi.
Bene, trovata la postazione per la tastiera e il leggio per il flauto, è il momento di parlare con il Don per concordare bene i tempi degli interventi. Questa volta gli sposi hanno formulato il libretto per bene, con i brani segnati nei momenti giusti, ma è sempre meglio accordarsi col celebrante per capire di quale lunghezza siano graditi i pezzi.
Altre coppie non preparano il libretto di matrimonio, ma ci forniscono comunque una lista dei brani selezionati dal repertorio che è stato loro proposto.
Già, ma il Don? Non è ancora arrivato? Ah, sì, eccolo, speriamo che non sia di quelli che creano problemi, anche se, con il libretto già redatto in accordo con gli sposi, dovrebbe essere tutto ok.Buongiorno, tutto bene? Sì, stia tranquillo, i volumi saranno sotto controllo, mai troppo forte.E poi Lei ci segnalerà quando vuole che terminiamo i pezzi -basta un’occhiata-, perfetto,tutto a posto.
Io e Gianfranco siamo pronti, vestiti da cerimonia come si compete, ed ecco che si aprono le porte principali della Chiesa, facendo intravedere all’esterno i primi invitati che cominciano a prendereposto nei banchi. Ora non resta che aspettare..L’attesa non dura molto. Ecco che arrivano gli sposi, preceduti da acclamazioni e grida e dai fotografi che devono riprendere il loro ingresso.
E’ il momento: si parte a suonare la “Marcia Nuziale” di Wagner, mentre gli sposi accedono sulla passatoia che li conduce all’altare.La cerimonia ha inizio.
Dopo la memoria del battesimo, iniziamo a suonare l’ “Ave Maria” di Schubert (la scelta poteva cadere anche sull’ “Ave Maria” di Bach-Gounod), mentre al salmo responsoriale è perfetto “Del tuo Spirito, Signore”. Alcuni celebranti non gradiscono l’ “Ave Maria”, quindi è meglio accordarsi prima.
La Messa continua con la lettura del Vangelo, prima della quale eseguiamo un’Alleluia, in questo caso l’ “Hallelujah” di Cohen.
Segue quindi la liturgia del matrimonio, che come sottofondo musicale trova perfetto il “Canone in Re di Pachelbel”. Valida alternativa possono essere “Fratello Sole, Sorella Luna” o “Tu al Centro del mio Cuore”.
Quindi all’offertorio suoniamo un brano che inneggi al Santo, come “Santo Zaire”.Al momento dello scambio del segno di pace, eseguiamo “Pace Sia, Pace a Voi”.
Per la preparazione alla Comunione, il brano scelto è “Resta qui con Noi”, ma volendo rimanere sul classico, la giusta alternativa potrebbe essere “Panis Angelicus” di Franck.
Siamo giunti ai riti di conclusione. Durante le firme, ci permettiamo un sottofondo musicale. Questa volta Gianfranco suona “Le Onde” di Einaudi, “River Flows in You” di Yiruma, “Back to life” di Allevi e “Nuvole Bianche” di Einaudi.
Ed ora non resta che l’uscita degli sposi. Il brano che sottolinea questo momento non può che essere la “Marcia Nuziale” di Felix Mendelssohn suonata all’organo da Gianfranco.
La cerimonia in Chiesa è terminata. Dobbiamo sgombrare in fretta la postazione, salutare e ringraziare il Don e quanti ci hanno aiutato. Ora dobbiamo dirigerci velocemente verso il ristorante,dove il resto del nostro gruppo ci attende per la musica di intrattenimento. Il nostro compito è svolto solo a metà, ci resta ancora una buona parte della giornata da colmare con buona musica per far sì che la festa vada a compimento nel migliore dei modi.
Di seguito vengono proposte due copie di libretti di cerimonia che possono essere di valido esempio.
Nando Massimello